“Il fattore tempo – spiega Leandro Provinciali, Presidente della SIN – è cruciale in medicina e, in particolare, in ambito neurologico; il neurologo, infatti, lotta contro il tempo per limitare i danni al cervello, nel vero senso della parola.
La rapidità e l’accuratezza dell’intervento neurologico, subito dopo la comparsa dei primi sintomi, consentono di ridurre o annullare i danni che spesso condizionano fortemente la qualità di vita dei malati. Oltre a ciò, la diagnosi precoce risulta preziosa in molte malattie: ad esempio, nella Malattia di Parkinson e nella Sclerosi Multipla è basilare per mettere in atto una strategia terapeutica che possa cambiare la storia naturale della malattia, tenendo sotto controllo i sintomi”.
Vari i temi che saranno affrontati durante gli incontri: si va l’ictus ischemico, l’Alzheimer, alla Sclerosi Multipla ,ma anche il Parkinson. Per tutte saranno approfonditi gli aspetti e le risoluzioni e per tutte c’e un unica soluzione comune, il fattore tempo: “Una diagnosi precoce delle patologie neurologiche è necessaria per l’avvio di un tempestivo trattamento terapeutico.
Il mondo delle terapie dedicate alle Malattie del Sistema Nervoso, con particolare riferimento a quelle del cervello, hanno assunto particolare rilievo nel corso degli ultimi anni in ragione della grande rilevanza sociale, anche in rapporto all’aumentata sopravvivenza e alla conseguente crescita delle malattie neurodegenerative”, spiega Gianluigi Mancardi, Direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Genova.
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