Ora il nostro obiettivo è utilizzare tutto, fino all’ultimo euro disponibile, e dotandoci di una capacità di progettazione e amministrativa di livello superiore”. Lo ha detto il,presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della presentazione del programma di investimenti Por Fesr 2014-2020 in corso a Napoli.
“Il percorso che abbiamo fatto con questo ultimo Por – ha spiegato De Luca – va nella direzione della sburocratizzazione radicale delle procedure, per mettere i Comuni in condizione di progettare, tramite un fondo di rotazione. Ma controlleremo tutto con rigore, ossessivo. Chi non è capace di spendere avrà la revoca dei finanziamenti. Questa è un’occasione unica per creare lavoro e non possiamo perderla”.
“Fra le tante eredità positive che riceviamo c’è anche questa, non abbiamo chiuso ancora il Por 2000 – 2006, quindi l’ unione europea ci chiede la restituzione di 300 milioni di euro. Abbiamo aperto una contrattazione e spiegheremo agli amici di Bruxelles che questo è l’anno della misericordia di Papa Francesco”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine della presentazione del programma di investimento dei fondi Ue 2014-2020.
Proprio partendo dalla richiesta di restituzione di 300 milioni da parte dell’Ue per progetti non chiusi della programmazione di dieci anni fa, De Luca ha sottolineato lo sforzo della Regione sul finale del ciclo 2007-2013: “A luglio del 2015 – ha detto – eravamo ancora al 33 per cento dei pagamenti, abbiamo dato l’anima negli ultimi mesi dell’anno scorso per rendicontare fino al 92 per cento. Contemporaneamente abbiamo approvato il Por e il Piano di Sviluppo Rurale che ci era stato rimandato. Credo che l’Unione Europea possa apprezzare questo sforzo e regolarsi rispetto alle partite che abbiamo ereditato. Andiamo avanti dandoci una griglia di controllo, controlleremo in maniera ossessiva i tempi di consegna e realizzazione delle opere”.
Altro che quel pinocchio di Caldoto . . . .