Ampuero, Foggia, Gustavo, Mancini, Mounard, Ricci, in rigoroso ordine alfabetico. 6 candidati per tre maglie. Se al centro dell’attacco l’unico superstite è Mendicino (e l’unica potenziale alternativa il brasiliano Gustavo, adattabile come riferimento avanzato), per quanto riguarda le tre mezze punte previste dal modulo utilizzato da Gregucci (sin dal suo esordio col Barletta) c’è abbondanza. E questo non può che far bene. In questo momento, la sensazione è che Foggia sia certo del posto, che Mancini dovrebbe rientrare nell’undici titolare e che Mounard dovrebbe giocare nuovamente dal primo minuto (anche se Ricci la scorsa settimana ha impressionato il tecnico di origini pugliesi).
Ampuero scivolerà in panchina, mentre per Gustavo ci sarà spazio a gara in corso se ci fosse necessità di cambiare passo e dare maggior peso all’attacco. Equilibrio e intraprendenza, sono le due parole chiave per Gregucci. La Salernitana allo Stadio dei Pini sabato si presenterà per fare la partita, senza timori reverenziali, con la testa sgombra e le gambe pronte a girare. Allo stesso tempo, però, la truppa granata dovrà prestare particolare attenzione alla fase di non possesso, perchè i gol al passivo sono troppi e questo è un dettaglio da migliorare rapidamente per diventare competitivi anche in chiave play off. A Viareggio si registrerà il rientro di Montervino in mediana e di Pasqualini in difesa. Sembroni non si rassegna e spera di essere preferito ad uno tra Tuia e Bianchi (entrambi diffidati, al pari di Pestrin, Capua, Foggia). Uno dei centrali potrebbe essere risparmiato in vista del derby col Benevento.
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