In particolare, ad intervenire, saranno Daniela Di Bartolomeo- Direttore del Museo Paestum nei percorsi del Grand Tour”- Fondazione Giambattista Vico, Pierfrancesco Rescio – Critico d’arte, Sabrina Scarpato – Storica d’arte, Mariarosaria Valitutto – Storica d’arte e Sabato Vecchio- Presidente Città del Bio.
La mostra – Le opere, concettuali e sperimentali, sono create attraverso l’utilizzo di varie tecniche e materiali che, pur rendendo le creazioni uniche e irripetibili, ne fanno un tassello di un disegno più ampio. “Questa sperimentazione crea tematiche concatenate tra loro che formano un cerchio e rappresentano la natura ciclica delle cose, un ciclo infinito e proprio delle figure femminili“, come spiegato dalla stessa artista.
Impressioni sull’artista – “Quando ho conosciuto Maria Amendola, mi ha parlato della sua passione artistica. In lei ho intravisto una giovanissima ricercatrice, mossa da un’infinita ansia di conoscenza e ho desiderato vedere le sue opere, che reputo bellissime. Mi ha parlato della filosofia che sottende la realizzazione delle stesse e del suo mettersi sempre in discussione, al fine di offrire sempre il meglio di sè.”(Daniela Di Bartolome)
“L’esplosione di colori e di linee che caratterizzano la produzione artistica di Maria Amendola sono l’emblema di una caratterizzazione antropologica della realtà. Essa si conforma ad un “materismo” naturale dato da una concezione del mutamento come idea e sovrastruttura che si determinano con un intrinseco e inalterato oggetto in autotrasformazione. Maria individua in essi la tensione con conoscenze tecnologiche e creative, produce l’essenza vitale che diventa eterna e incorrotta. Questa forma artistica è la base del mutamento sociale che alberga nell’ anima dell’artista, sempre più cosciente del proprio ruolo non dispensatore di salvezza, ma elemento di riflessione su certe figure e momenti del sociale. Dall’ astrattismo puro che legava la materia a Maria, ora l’Artista trasforma l’oggetto che si evolve in quanto elemento storico di una realtà non più immaginifica.”(Pierfrancesco Rescio)
“La materia che muta seguendo processi differenti; colori brillanti che implodono in una cupa armonia; il caos e il groviglio delle colate di colore sfumano in enfatiche costruzioni geometriche. Sono questi alcuni degli elementi che contraddistinguono le opere di Maria Amendola, alias Merita. Artista emergente votata all’indagine di materiali diversi i cui risultati pittorici sottintendono una continua evoluzione che porterà a nuove e gradite sorprese.” (Sabrina Scarpato) “La creatività sempre in fermento di Maria Amendola la porta a confrontarsi di continuo con un colore dinamico che modella le tavole secondo principi di sperimentazione estranei ad un modo di vivere la pittura tradizionale. Tavole che diventano il “laboratorio” dove sperimentare un’intuizione,visualizzare un’idea o dar vita ad un’emozione.”(Mariarosaria Valitutto) “Maria è un’espressione autodidatta della nostro “Cilento”, è un artista naturale piena di entusiasmo, passione e arte.”(Sabato Vecchio)
L’ingresso alla mostra sarà totalmente gratuito e, come di consueto, chiunque volesse conoscere i tesori del Papi, potrà visitare il Museo ai prezzi ordinari (3 euro biglietto intero/ 1 euro biglietto ridotto per studenti e over 65).
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