Il reato è stato contestato in quanto, all’esito degli accertamenti è emerso che la centrale termica ospedaliera di potenza complessiva di circa 15mila Kw, costituita da due generazioni di produzione di vapori ed acqua calda, nonchè le due cappe a flusso lamellare installate nel laboratorio di preparazione dei farmaci antiblastici ad uso chemioterapico, medicamenti composti da sostanze citotossiche e citostatiche, tra l’altro generanti vapori irritanti, tossici e cancerogeni, erano in funzione immettendo fiumi nell’atmosfera in assenza di autorizzazione.
Complessivamente risultano indagate 4 persone appartenenti all’Amministrazione Ospedaliera ed è stato delegato per l’esecuzione lo stesso NOE dei Carabinieri di Salerno. La Procura, tenuto conto delle indicazioni del Tribunale e della necessità di assicurare il proseguo delle attività assistenziali del servizio sanitario nazionale, ha ritenuto di consentire la facoltà d’uso della centrale, con onere per la predetta Amministrazione di provvedere ad acquisire al più presto le necessarie autorizzazioni di legge con adeguamento dell’impianto in sequestro alle prescrizioni che verranno in esse indicate.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica Delegato – Dott. Erminio Rinaldi
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