Il Comune di Salerno, infatti, non sembra disponibile a supportare il tradizionale appuntamento dei fuochi a mare che già lo scorso anno non si sono svolti. Anche per questo fedeli e portatori hanno deciso di rimboccarsi le maniche avviando un porta a porta e dando il via anche ad una mobilitazione a mezzo social con la sottoscrizione di quote da 10 euro per ottenere in cambio, dopo l’adesione, una maglia su sfondo bianco con i colori di Salerno, l’effige dello stemma del Comune e la scritta “Salerno”, davanti, e “A difesa della nostra città”, dietro. Un segno distintivo da indossare, così viene richiesto, solo durante la giornata del 21 settembre quando Salerno è in festa per San Matteo. E per incrementare la raccolta dei fondi i promotori non disdegnano anche la ricerca di sponsor che al costo di 250 euro avranno la possibilità di vedere pubblicizzato il logo della propria attività all’interno dei tabelloni sei metri per tre posizionati nelle aree adiacenti il percorso della tradizionale processione in programma il prossimo 21 settembre.
Insomma cittadini e i fedeli in campo con l’auto-tassazione per rilanciare la festa patronale
Fonte Metropolis
Purché paghino lo spazio pubblico per i cartelli. Già è ridicolo paralizzare una città per permettere il passaggio di un paio di statuette di legno. Inoltre a Salerno ogni occasione è buona per fare casino con i fuochi, vuoi il matrimonio, il santariello del giorno o il compleanno di qualche pargolo straviziato da genitori compiacenti. E basta avete rotto! Questa città è un’eterna fiera di paese con tanto di bancarelle Vu Cumprà permanenti in totale assenza di chi le regole dovrebbe farle rispettare e a rimetterci sono solo i cittadini onesti ed i turisti che a Salerno non sanno cosa fare e dove andare.
Beati coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere la Salerno di tanti anni fa, una città pulita, ordinata e civile. Dove la Feta patronale era un evento atteso ed importante, con processione, musica in piazza Amendola e spettacolo pirotecnico alle 24.00. Era una festa delle famiglie. Dimenticavo, i Sindaci del tempo omaggiavano loro San Matteo e non il contrario.
A Patrocio siamo nel 2016, si può pure evitare di spendere soldi x cazzate quali i fuochi, piuttosto si devolvano verso le popolazioni terremotate, se si è veri cristiani si fa carità verso il prossimo altrimenti non siete niente altro che stupidi.
PATROCOLO MA CHE SCRIVI SE PRIMA DEL 92 I SINDACI ERANO PUBBLICAMENTE ATAEI ….non diciamo sempre cose senza senso…appunto anni fa ..prima l’arrivo di uno ……che ha messo diciamo caos e muina….
Voliamo una Feta con tutti i Clismi: bancarelle, bande musicali, i vigili mpamparacchiati, trumbettelle , palluncini, pazzielle, tanta lucelle allumate, panini c’à mevza, musso è puorco, canzoni napulitane a fronne e limone, cuoppo d’alici e panzarotti, e po’ nu sparo a mare ca nun fenisce chiù. Che bella festa sarà per i veraci Salernitani!
A me dei fuochi non interessa nulla, neanche vado a vederli. Per me la processione potrebbe anche diventare un ricordo del passato. Infatti, nel post di prima ho semplicemente ricordato cosa avveniva nel passato. Non ho nostalgia perchè il tempo cambia le cose e le persone. Ed allora, il Comune di Salerno ha sempre pagato i fuochi, finchè la statua di San Matteo entrava nel Comune, da quando non entra più i fuochi non si fanno. Se le cose non sono collegate l’Amministrazione Comunale quest’anno, pubblicamente, staccasse un bell’assegno per le comunità colpite dal terremoto per l’importo pari a quello che avrebbe speso per i fuochi. Potrebbe fare lo stesso anche per le luci d’artista. Non vi pare?
patrocolo, continui a dire…….. non fare le tue feste e i soldi dalli ai terremotati…. sempre cose ad capo……… si scrivono….
condivido il saggio e giusto suggerimento di Patroclo.