Secondo quanto comunicato attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno arrivata alle organizzazioni sindacali giovedì primo settembre, la società spagnola Operbingo Italia ha annunciato una procedura di mobilità nell’ambito di un complessivo ridimensionamento – che segue una generale riorganizzazione su tutto il territorio italiano – la chiusura di una serie di sale bingo. Salerno è tra quelle città che saranno completamente eliminate dal piano della multinazionale sebbene – secondo quanto riferito dal sindacato- non ci siano state circostanze o interlocuzioni che potessero preannunciare chiusure e licenziamenti.
Fonte Il Mattino
penso però che gli stipendi di queste persone siano pagati con i soldi di altre famiglie, il bingo non produce poi benessere e miglioramento della qualità della vita e del territorio.
Quante famiglie si rovinano con le sale bingo non le contate?
Sono un dipendente dele sale Bingo di Salerno. Volevo rispondere all amico Lello74:
Anche in un negozio di abbigliamento, lo stipendio dei commessi è pagato con i soldi di altre famiglie e questo avviene in ogni tipo di attività che offrono un servizio.
Noi non obblighiamo nessuno a venir a giocare, anzi ti dirò di più, aiutiamo anche i Clienti a combattere la dipendenza(qualora lo vogliono) indirizzandoli in centri che collaborano con noi.
Abbiate rispetto per 120 famiglie che rischiano il posto di lavoro per favore quando scrivete.
All amico Tizio60 dico: le famiglie si rovinano con il gioco, con il fumo, con l abbigliamento, con il cibo, con le auto e con qualsiasi cosa che ad un certo punto diventa eccesso.
E’ ora di finirla con ‘sti luoghi mangiasoldi,macchinette,slot,vlt e scommesse,lo volete capire che il banco (lo Stato) vince sempre e voi vi ritrovate in mezzo ad una strada?Spiace per le famiglie,spero trovino altra occupazione
delle fabbriche ed attività produttive chiuse e fallite nessuno se ne è mai preoccupato? In effetti ora quella gente ha perso il posto di lavoro,non solo non gioca ma non può neanche far fronte ai beni di prima necessità.
il gioco è frutto di una scelta di come investire il tempo libero, chi va al cinema chi va al ristorante, al teatro etc…
il lavoro non è una scelta soprattutto al Sud.
i giocatori continueranno a giocare anche altrove….ma il lavoro a 120 famiglie chi glielo rende?
120 famiglie senza reddito a cui verrà ridotta la capacità d’acquisto, gli effetti economici sono concatenanti.
aggiungo che il gioco è tassato e lo stato ci finanzia, la scuola, la sanità….
I moralisti lasciamoli parlare sono i fatti che contano!
Caro Waiter85: comprendo lo stato d’animo di chi rischia il posto di lavoro e lo rispetto, personalmente ritengo comunque che certe attività di servizi (non solo il gioco) alla lunga non accrescano la ricchezza di un territorio perchè non producono reale benessere. se ad esempio tutti vendono vestiti, tatuano, gestiscono ristoranti, vendono case, con quali soldi possono essere pagati da chi produce beni reali trasformando prodotti o producendoli fisicamente?
io non lavoro li ma conosco le persone che ci lavorano e vi dico che sono ottime persone e non mi sembra giusto sperare il male degli altri, cmq penso che non chiuderanno e solo una manovra politica
Credo che qui nessuno sia contento che delle famiglie restino senza reddito, ma capisco chi dice che non si dispiace se chiudono le sale bingo, attività che lucrano in parte sul divertimento altrui, ma in parte anche sulle dipendenze di soggetti a rischio. Detto questo spero, come tutti del resto, che queste 120 persone trovino presto un’altra attività!
Siete solo degli ipocriti e spero possiate perdere subito il vostro lavoro altamente qulificato! La gente che gioca al bingo, andrà ad affollare tabaccherie, sale scommesse e siti online per il gioco d’azzardo. Il problema verrà solamente spostato e in più si avranno 120 famiglie sulla strada.
Non vedo l’ora di incontrarvi sotto una chiesa per sputare nel piattino delle vostre elemosina.
Un dipendente del famigerato bingo.
Nel commento che ho fatto prima,mi sono dimenticato di dire che circa 15 anni fà sono stato gestore di bar e le macchinette mangiasoldi andavano a gonfie vele senza controlli e tassazioni.Io decisi nel bar che avevo rilevato,di toglierle perchè mi dava fastidio vedere dei disperati che di primo mattino e a volte fino a tarda sera buttavano soldi a non finire. Oggi non ho soldi,case e altro,ho una piccola attività che mi consente di vivere dignitosamente e onestamente,e con la coscienza pulita cosa più importante.
Diciamo che forse non stavi a norma …