E, in effetti, la carriera di Sacco, al diciottesimo anno consecutivo di volley, considerando naturalmente anche l’attività giovanile, iniziata con il Cs Pastena, si è interrotta per qualche stagione: “Ho iniziato a giocare con il Pastena partendo dal settore giovanile e vincendo diversi campionati con coach Baccaro in panchina. Poi mi sono fermata per un problema al crociato e ho ripreso giocando a beach volley, raccogliendo anche diversi successi in vari tornei in coppia con Jessica Lanari. Poi il richiamo della palestra è stato sempre più forte e così l’anno scorso ho accettato la proposta della Pessy Volley con cui ho vinto il campionato in serie D. E ora eccomi all’Indomita con grande voglia. Il mio ruolo? Ho iniziato da centrale, ma ormai sono un opposto a tutti gli effetti”.
Sugli obiettivi stagionali ben pochi i dubbi: “Pensiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile, poi vediamo dove possiamo arrivare. I play off? Chissà…”. Sicuramente positivo per Lucia è stato l’impatto con il gruppo con cui sta condividendo le prime fatiche di questa lunga stagione, lavorando molto sia dal punto di vista fisico sia tecnico-tattico: “Il primo impatto con lo spogliatoio è stato sicuramente positivo. Ho trovato delle ragazze molto tranquille e alla mano. Alcune le conoscevo già, come ad esempio Valentina Liguori, che è stata la mia fisioterapista nel periodo di riabilitazione dopo l’infortunio al crociato ed è stata fondamentale per il mio ritorno in campo oppure come Annapaola Scoppetta con cui ho condiviso i primi passi al Cs Pastena. Mi trovo davvero bene e sono certa che l’unità del gruppo non potrà che continuare a crescere allenamento dopo allenamento”.
Altrettanto positivo è stato l’impatto con l’allenatore: “Mi piace innanzitutto perché è uno grintoso, sempre concentrato e con l’obiettivo sempre fisso in testa. Anche quando magari mi rimprovera, mi fa piacere perché, per come sono fatta io, non fa altro che caricarmi e spingere ancora di più a fare bene in campo durante l’allenamento. Mi piace davvero tanto il suo modo di lavorare e di intendere la pallavolo”. Infine una curiosità sul numero: “In carriera ho sempre giocato con il nove. Qui non era libero e ho preso il dieci per la prima volta. Ma al di là del numero voglio fare bene e togliermi grandi soddisfazioni”.
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