“Occorrono controlli approfonditi e sistematici – spiega -. Le autorità e le Istituzioni non abbassino mai la guardia, le leggi e le norme che regolano l’apertura e la gestione delle case di riposo siano applicate e rispettate con rigore”.
“Molto – aggiunge– può essere fatto dalle associazioni di volontariato. Tra i criteri di accreditamento ci sia la possibilità per le associazioni di poter accedere nelle case di riposo e di poter svolgere attività di socializzazione e intrattenimento. Occorre una forte integrazione tra l’assistenza sanitaria, sociale e le figure professionali competenti”.
“La vecchiaia- conclude Imma Vietri – non può essere un limbo in cui la persona viene relegata e dimenticata. L’anziano deve essere considerato un tesoro prezioso di esperienza e non diventare vittima di tali oscenità. Laddove abbia seri problemi di salute che ne compromettono la memoria, merita sempre il massimo rispetto e deve essere trattato con dignità per ciò che è e per ciò che è stato”.
Commenta