I fatti risalgono al 2008 quando la bimba lasciata per motivi di lavoro dai genitori a casa della nonna materna veniva molestata dallo zio che viveva con l’anziana.
L’uomo approfittava di quando l’anziana andava a riposare per avvicinare la nipotina e circuirla. All’inizio alla bambina era sembrato un gioco, poi ogni giorno trascorso in quella casa si è trasformato in una spirale di violenza e paura. La nonna non si è mai accorta di nulla.
Violenze complete e reiterate consumatesi tutte all’interno dell’appartamento. L’uomo la conduceva nella sua camera con la scusa di darle un regalino e lì la tratteneva per ore costringendola, nei lunghi pomeriggi che per la piccola sembravano infiniti, a rapporti sessuali.
A scuola qualcuno si è accorto del malessere della ragazzina e ha allertato i servizi sociali. Già dai primi racconti gli operatori hanno intuito la gravità del caso ed è stata interessata la magistratura. Immediata l’apertura di un fascicolo. Le violenze sono state ricostruite grazie al racconto fornito dalla minore a cui si sono aggiunte le consulenze che hanno accertato la veridicità di quanto affermato dalla vittima.
solo 7 anni?la legge in Italia è mal gestita e non proporzionata ai reati commessi.
Ma un essere del genere merita ancora di vivere?
Queste persone tra parentesi non meriterebbero nemmeno di vivere.
il reato di stupro di minorenni andrebbe equiparato ad omicidio volontario con le condanne previste di almeno 20 anni. Questi minori vengono “uccisi” nell’anima che, forse, è peggio che fisicamente.
ma quale carcere…basterebbe un colpo di rasoio…zac!…no?