«Mia madre è stata condotta alla casa di cura ad agosto del 2015 ed è deceduta il 26 giugno del 2016. Mi hanno chiamato alle cinque di mattina dicendomi che era morta nel sonno». Matteo De Rosa conosceva l’amministratore della società che gestiva la casa di cura e proprio per questo aveva deciso di far ospitare sua madre nella struttura di Acerno. «Mi avevano parlato molto bene della casa di cura. L’accoglienza era buona, c’era massima pulizia nei bagni e nella cucina. Ero molto amico del titolare eravamo diventati amici cari. Poi tutto un tratto ho visto quello che non dovevo vedere».
E quando Simonca Cataldo che lo ha intervistato chiede a fine intervista se è sconvolto? De Rosa risponde: «Sconvoltissimo».
De Rosa è assistito dall’avvocato Lucia Marra che sempre a LIRATV ha detto. «Il signor De Rosa mi ha chiamato sconvolto e mi ha spiegato di aver riconosciuto la mamma che era deceduta da pochi mesi in uno dei filmati che purtroppo abbiamo visto nei telegiornali relativo alla casa di cura. Adesso bisogna aspettare il proseguo delle indagini. Siamo contenti ovviamente noi come cittadini e penso tanti altri ringraziamo le forze dell’ordine perché è giusto evidenziare queste situazioni è giusto dare voce a quelle categorie di persone deboli che non avrebbero avuto possibilità di manifestare quello che è successo soprattutto nel caso del madre del signor De Rosa che non ha avuto più possibilità di dirci cosa è successo».
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