Utilizzava i social network per adescare bambine dai 10 ai 14 anni. Aveva quattromila contatti di ragazzine nei circa venti falsi profili creati ad hoc per scambiare immagini pornografiche o convincere le ignare vittime a spogliarsi e masturbarsi in webcam. Si spacciava per rugbista, modello, attore, ma sempre con foto ritraenti uomini di bella presenza, a seconda se l’adolescente fosse appassionata di sport, di moda o di cinema.
Studiava il profilo del social network del potenziale bersaglio. Si informava sulle sue passioni e dei suoi interessi. Sfruttava l’archivio creato per convincere le bambine ad aprirsi e per far sì che inizi a crearsi un interesse nei suoi confronti. Un gioco erotico via internet andato avanti per molto tempo, finché, nel 2012, i genitori di alcune bambine, informati dalle proprie figlie delle «particolari attenzioni» ricevute online, si sono rivolte subito alla polizia postale.
Nei guai un 40enne di Vietri sul Mare come rivela il quotidiano Il Mattino oggi in edicola. L’uomo è stato condannato dal Tribunale del capoluogo, tra gli altri reati, anche per violenza sessuale. Un’indagine che ha fatto il giro di varie procure italiane, ma terminata a Salerno per motivi di competenza, in virtù del luogo di residenza dell’individuo.
Un intenso lavoro da parte della Polizia Postale che ha consentito di venire a capo della penosa vicenda, non senza difficoltà, se si considera l’estensione della rete di contatti, in tutta Italia, che l’uomo era riuscito a tessere, sfruttando la potenza di internet e dei social network.
Fonte IlMattino oggi 28 ottobre in edicola
scusatemi vorrei sapere i bambini su internet che fanno