Era crollata come un gigante dai piedi di argilla. La squadra granata che finora è avanzata a piccoli passi alla volta, invece, una base ce l’ha, eccome. La Salernitana deve solo ritrovare la bussola, quella che sembrava aver agguantato dopo aver superato le iniziali scosse di assestamento di un campionato ancor più equilibrato di quello dello scorso anno. La squadra di Sannino, pur avanzando a piccoli passi, di pareggio in pareggio, era riuscita comunque a restare in serie positiva, pur raccogliendo meno di quanto prodotto. All’Arechi la Salernitana adesso non può fallire e tentare di bissare quel risultato di un anno fa.
Di quella formazione in campo all’Arechi alla quinta giornata del precedente campionato, domenica prossima, ci sarà ben poco: solo Terracciano, Coda che in quella gara era in panchina e Donnarumma, che un anno fa, subentrò in corso d’opera. Tra i superstiti di questo campionato, in campo in quella sfida c’era anche Franco, che segnò, tra l’altro, il gol del vantaggio granata, ma che fino ad ora non è mai andato neanche in panchina. Al di là degli uomini, però, quel che conta e che sarebbe auspicabile vedere in campo anche in questa sfida con la Ternana, come in quella di un anno fa, è la tenacia che aveva consentito al gruppo di recuperare dopo il momentaneo pareggio ospite e strappare i tre punti, nonostante l’inferiorità numerica. Anche per questa Salernitana attesa da un terribile filotto di scontri diretti è tempo di cacciare le unghie…
Aliberti vuole tornare presidente, e noi lo vogliamo!