“Si è scatenata – ha aggiunto De Luca – puntualmente una campagna mediatica vergognosa e inaudita nata da una battuta goliardica rivolta a un sindaco amico che ha vinto le elezioni con l’80%. Da questa battuta scherzosa si è scatenata una campagna di aggressione nei miei confronti volgare e ridicola, che ha mobilitato la commissione antimafia, le Nazioni Unite, l’alleanza atlantica, Medici senza Frontiere”.
De Luca è tornato sull’argomento rispondendo anche sull’inaugurazione della nuova sede del consorzio della Mozzarella di Bufala campana: “Credo sia un bel momento – ha detto – andremo lì a fare un altro po’ di voto di scambio Oltre alle fritture distribuiamo mozzarella di bufale, ma credo che stavolta saranno loro a offrirle a me”. Tra il serio e l’ironico, il governatore Vincenzo De Luca nel corso della visita a Marcianise (Caserta) negli uffici dell’Interporto Sud Europa torna sulle polemiche nate dal suo discorso della settimana scorsa all’Hotel Ramada di Napoli, in cui incontrò 300 sindaci campani “invitandoli” a votare sì al referendum.
“Senza promessa di fritture vi invito a votare ‘sì’ al referendum del 4 dicembre in modo da far uscire l’Italia dalla palude burocratica che ne impedisce lo sviluppo. Il resto sono tutte stupidaggini”. “Al Ramada – prosegue – feci una battuta rivolgendomi al sindaco di Agropoli (Franco Alfiero, ndr), ma solo in questo paese di dementi poteva poi nascere una crociata contro la frittura di calamari. Si è mobilitato perfino Luigino Di Maio, ‘mister 13mila euro netti al mese’. Alla fine se n’è parlato così tanto che sono anche cresciuti i consumi di pesce. Dopo il referendum renderò pubblico l’elenco dei querelati per diffamazione, peccato non esista il reato di imbecillità”.
“Voterete per il sì, a meno che non siate masochisti, in quanto questo referendum va proprio nella direzione della sburocratizzazione, di cui anche voi avete tanto bisogno”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, rivolgendosi a numerosi imprenditori all’Interporto di Marcianise (Caserta). Ecco quindi l’elenco della cose fatte dall’esecutivo Renzi per la Campania, “dai 2,7 miliardi del Patto per la Campania ai 308 milioni del Patto per Napoli, dai 270 milioni di euro per Bagnoli alle decine di milioni di euro per il rilancio della Reggia di Caserta, per Carditello, per Pompei, Pozzuoli e Paestum”, “non dimenticando il mezzo miliardo erogato per rimuovere le ecoballe”.
“Se devo dire che Renzi non mi è simpatico non posso dirlo, anzi mi sento di togliermi il cappello e dirgli grazie – ha sottolineato – le uniche stupidaggini fatte dal Governo riguardano quell’algoritmo usato per il trasferimento dei professori nell’ambito della Riforma sulla scuola, che comunque è positiva avendo stabilizzato oltre 100mila docenti, e alcuni punti della Riforma Madia come l’albo unico dei dirigenti, su cui fortunatamente è intervenuta la Consulta. Se vince il ‘no’ arriva un governo di tecnici; ma la Bocconi è un altro mondo per cui problemi come la disoccupazione giovanile o le sofferenze di tante famiglie non esistono”.
Bla bla bla
Non si può introdurre il reato di imbecillità perché, altrimenti, dovrebbero mettere in galera tutti quelli che hanno votato per De Luca, che non amministra la Regione Campania ormai si sente il padrone, permettendosi tutto quello che gli gira per la testa.
Credo che si critica De Luca solo perché dice le cose che pensa.