L’evento di cultura creativa e comunicazione integrata alle tecnologie avanzate – che vede come partners la Goboservice e l’associazione onlus “Pensando Meridiano” – prevede la proiezione di immagini e testi che rielaboreranno temi culturali e identitari del paese utilizzando la forza poetica dell’opera “A ttiempo perzo” del celebre cantore delle tradizioni amalfitane Enzo Del Pizzo. In particolare verranno utilizzati i versi di “Atrani è nu presepio” che da il titolo al progetto.
“Dai versi – evidenzia la curatrice dell’evento, la professoressa Consuelo Nava – emerge la narrazione dei luoghi e della loro storia, dei beni culturali ed artistici, della vita degli abitanti, che fanno del borgo e della sua immagine ‘un presepio’ da percorrere e conoscere non solo a Natale, ma in ogni giorno dell’anno”. Quelli proiettati saranno quindi echi visive di una storia che negli anni è stata nobile e vissuta in luoghi e in un paesaggio unico”.
Saranno proposti percorsi “Diversi” guidati e recitati utilizzando potenti proiettori architetturali, gobos multicolore (lenti rielaborate attraverso complesse procedure laser) e specifici totem informativi realizzati in produzione originale per il borgo, realizzando un impianto coreografico e didascalico attivo dal 6 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017. Un mese in cui Atrani si vestirà di luci immaginifiche, ma che potrà raccontarsi anche nei mesi successivi.
Giorno 6 dicembre alle ore 17.00 presso la Casa della Cultura di Atrani si terrà la presentazione dell’evento insieme al sindaco Luciano de Rosa Laderchi, i rappresentanti della Goboservice e dell’associazione onlus “Pensando Meridiano”, e al dottor Alfonso Giannella, coordinatore regionale Campania e Basilicata del Club dei Borghi più belli d’Italia. A seguire una degustazione di dolci natalizi e l’accensione delle caratteristiche luminarie nel Borgo costiero.
In questo contesto anche la 138esima Calata della Stella sarà inserita in un “percorso guidato e illustrato, da attraversare nel borgo” tra gli spazi indicati, in un’unica esperienza di conoscenza in cui cultura, tecnologie avanzate e comunicazione integrata assumeranno un valore non solo di memoria, ma anche di invito alla scoperta dei beni comuni, in un tempo contemporaneo che trasformerà il borgo più piccolo d’Italia in un gioiello luminoso da condividere fra gli abitanti e i turisti.
Commenta