“L’evento arricchisce il ventaglio di opportunità e proposte che nel periodo magico di Luci d’Artista la nostra città offre a turisti e visitatori – afferma il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli nel catalogo della mostra. “La Street Artist è un movimento – prosegue il Primo Cittadino – nel quale le pulsioni creative si sprigionano in ambiti metropolitani inconsueti. Cerca la provocazione, l’effetto sorpresa, l’incursione nella quotidianità. Nulla a che vedere ovviamente con le deturpazioni vandaliche degli edifici e degli spazi pubblici; al contrario la vera Street Art contribuisce anche a restituire dignità comunitaria a luoghi altrimenti abbandonati al degrado. A Salerno abbiamo sviluppato una serie di significative esperienze di Street Art attingendo, per esempio, alla poetica di Alfonso Gatto. Siamo aperti a proposte analoghe che possano rigenerare i luoghi e diventare un punto d’attrazione ulteriore per una città aperta agli stimoli culturali”.
L’esposizione, che sarà inaugurata sabato 3 dicembre alle ore 18.30, resterà aperta fino al 28 gennaio tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 20.30 presso la Galleria Arechi in via Mazza, 12 (Dogana Regia) nel cuore del centro storico di Salerno. L’ingresso è gratuito.
NOTA BIOGRAFICA STREET ARTIST INSERRA a cura di Ugo Liguori e Gaetano Macchiarulo
INSERRA. Artista che continua a rimanere nell’anonimato. I suoi stencil sono riflessioni profonde sul sociale. In una realtà ormai dipendente dal digitale e nell’eccessivo proliferare delle solite immagini che i media di comunicazione ripropongono monopolizzando il nostro pensare, i suoi graffiti sono satire da osservare.
Le opere di Inserra ci invitano a pensare sulle realtà negative quali consumismo, terrorismo ,violenza nel senso più ampio del termine, universo digitale, emissioni nocive e insana passione per il denaro, luoghi comuni su cui l’artista ironizza e che lasciano un senso di amaro. L’opera prodotta dell’artista dialoga con chi la osserva e con la società, imponendo al fruitore una riflessione che va oltre il godimento estetico suscitato.
L’artista fa parte del movimento artistico-sociale Street Art e ne è giusto interprete, le sue opere sono caratterizzate dai forti contenuti emozionali, le loro rappresentazioni sono realizzate con diverse tecniche che spaziano dallo stencil al disegno a mano libera. Negli ultimi anni si è mosso in tutta Italia tra Firenze, Bari, Roma e lasciando a Salerno e provincia una cospicua quantità di sue opere.
Il movimento della Street Art alla fine del secolo scorso si diffonde in tutta Europa questo tipo di arte che discende direttamente dalla pop art e dal graffitismo ,si pone però in un nuovo panorama a cavallo tra comunità sociale e mondo dell’arte, utilizzando la strada come luogo di ribalta e vettore comunicativo ,nelle opere degli Street Artists si riscontra un forte ritorno al figurativismo. Il movimento riflette i comportamenti e gli stati d’animo della società, per la realizzazione delle loro opere vengono usati strumenti contemporanei, come spray, marker, pennello e ogni mezzo utile per esprimersi in modo adeguato, con metodi di diffusione che prevedono la realizzazione diretta sui muri.
Gli Street Artists sono persone che, attraverso la creatività, le capacità tecniche e l’intelligenza, riescono a prendere le distanze dalla società in termini etici ed educativi, imprimendo e imponendo il proprio pensiero alla visibilità pubblica. Tutto questo accade in nome della libertà espressiva. Essi agiscono liberamente e a volte illegalmente negli spazi pubblici ma nel contempo vivono nelle gallerie, nei musei e sui muri assegnati legalmente. La Street Art, dunque, è un’arte giovane che vive in un museo a cielo aperto, che si nutre del presente e che, attraverso opere trasbordanti di realtà, si fa interprete del bisogno umano di comprensione e di rappresentazione .
Uno tra i più noti esponenti del movimento è Banksy, (la sua identità ad oggi risulta ancora sconosciuta), attivo già a Londra nei primi anni del 2000, ha estrapolato e diffuso più di chiunque il concetto di arte stradale: decorazioni a spray immediatamente traducibili e trasversali rispetto alla società che comunicano tematiche sociali quali la necessità di libertà d’espressione, il pacifismo, la brutalità della repressione poliziesca, la conformità della morale a regole di sola facciata, l’antiproibizionismo e il rispetto della libertà sessuale e di coscienza.
Stiamo scherzando?
Tutta questa operazione rifugge dal concetto puro di street art.
Ma a parte questo non lieve dettaglio, ne sopraggiunge un altro, l’arte di inserra non è arte ma bensi banalizzazione, riproducibilità, nulla, solo estro tecnico.
No vabbè a Salerno non si capisce un cavolo di arte questa è prova provata!
Sarà anche un grande artista, non ho i mezzi per giudicarlo, ma sicuramente non sa scrivere la lingua napoletana. La frase del cartello portato dal Pulcinella doveva essere scritta: è fernuta ‘a zizzinella”.