Dallo scorso maggio infatti non è più Michele, ma Martina Castellana, grazie ad una sentenza del tribunale che le ha consentito il cambio di genere.
“Questa mattina – racconta – mi è stato chiesto di firmare il registro maschile, cosa assurda per me che sono anni che combatto contro le discriminazioni. La mia carta di identità e la mia tessera elettorale attestano che rientro nelle liste femminili. Se avessi accettato una cosa del genere, avrei falsato le statistiche elettorali. Chiedo le scuse del Comune e dell’Ufficio anagrafe. Inoltre, è stata violata la mia privacy dal momento che questa vicenda è stata resa pubblica almeno davanti ad una cinquantina di persone che hanno assistito alla vicenda. Volevo anche fotografare il registro, ma non mi è stato consentito; non c’è la cultura della diversità, mi vergogno di essere italiana. Ho già contattato il mio avvocato e non escludo che procederò per vie legali. I miei diritti sono stati lesi”.
Lo scrive Agro24.it
e da quando in qua il voto è diviso per sesso? si parlava di cittadino, ora se questa persona non ha voluto votare è un problema suo. non gli è stato impedito. il voto maschile è forse meno valido di quello femminile??? avete rotto con questo sessismo, razzismo e discriminazione al contrario
al massimo si puo obiettare che il nome era sbagliato, semplicemente; nel senso che il suo nome, quello nuovo, non era presente. ma basta con la storia del gender. le leggi e lo stato non puo essere adattato a come io mi sento, in che percentuale sono uomo o donna e in ogni momento della mia vita!
OK, metti le tue preferenze davanti al tuo diritto/dovere di votare.
estikazzi?