In quella partita di episodi dubbi in area ce ne furono addirittura due, ma il più clamoroso è sicuramente il rigore non concesso dall’arbitro Ghersini per quella respinta di gomito non ravvisata. Tralasciando le riflessioni sulle espulsioni e sul metro di giudizio applicato in maniera diversa nei confronti delle compagini in campo, in talune circostanze (vedi trasferta di Brescia o gara interna con l’Entella), restiamo concentrati sugli episodi più eclatanti. Ad esempio il gol fantasma di Donnarumma nella partita contro il Pisa alla 12^ giornata. La rete non è stata convalidata all’ex del Teramo, nonostante, come hanno poi testimoniato anche gli scatti dei fotografi alle spalle della porta dei toscani, il pallone avesse oltrepassato la linea.
Per la cronaca, quella gara è poi terminata 0-0. Sempre all’Arechi nella successiva sfida casalinga, quella con la Ternana, viene annullata la rete di Donnarumma, per una svista dell’assistente che aveva fischiato il fuorigioco all’attaccante, mentre ad essere in posizione di offside era Della Rocca che non aveva partecipato all’azione. Quella decisione era arrivata a reti ancora inviolate poi, con la Salernitana sotto di due reti, ma che aveva già agguatato il pari, è giunto il rigore piuttosto generoso concesso alla fine del primo tempo e trasformato da Vitale. Una sorta di risarcimento, forse, per il torto iniziale. Un altro neo è nella partita di Cittadella: sulla respinta di Alfonso su tiro di Donnarumma, va a segno Della Rocca, ma l’arbitro annulla per presunto fallo ai danni della difesa veneta.
Quella di sabato scorso a Bari è l’errore che spicca più di tutti, se non altro perchè sanzionato a posteriori dal giudice sportivo. Insomma oltre al danno anche la beffa, ma c’è chi ha subito di peggio. Nell’ultima e decisiva giornata dello scorso campionato, ad esempio, quella in cui si decretavano le retrocessioni e si assegnavano i posti per lo spareggio play out, l’arbitro Nasca regala un rigore al Lanciano, nella sfida di Livorno, coi toscani in vantaggio per 2-0. Il direttore di gara fischia il penalty ed espelle il portiere Ricci. Il Lanciano trasforma, poi pareggia, il Livorno retrocede, gli abruzzesi vanno ai play out.
Due giorni dopo il giudice sportivo squalifica Ferrari per due giornate per simulazione, perchè le immagini rivelano che il contatto non c’è stato. Insomma, una svista arbitrale compromette una sfida decisiva com’era appunto quella tra Livorno e Lanciano. Ovviamente anche in questa stagione si sono registrati vari errori anche su altri campi, non solo nelle sfide che hanno visto protagonista la Salernitana. Purtroppo, queste sviste pesano. Basti guardare al cammino dei granata, ai quali per qualche disattenzione di troppo, alcuni punti mancano di certo all’appello.
Ma la colpa dei punti mancanti alla Salernitana è degli arbitri o dei suoi sprovveduti difensori?
Senza fare vittimismi, la mia è solo una domanda alla luce dei due turni di squalifica per il calciatore del Bari reo di comportamento antisportivo. Le due giornate di squalifica derivano quindi dal fatto che il calciatore del Bari ha respinto la palla sulla linea di porta cosa che l’arbitro non ha visto mentre la telecamera si. Premesso che non ho nessun dubbio sulla buona fede del direttore di gara mi domando perché durante la partita lo stesso, viste le proteste dei granata, non abbia “provato” a domandare al calciatore del Bari se effettivamente si fosse macchiato di tal gesto, in quel caso, a mio modesto avviso, lui avrebbe salvato la faccia ed avrebbe messo spalle al muro il calciatore che confessando l’accaduto sicuramente si sarebbe risparmiato le due giornate di squalifica. Noi avremmo perso lo stesso, ma almeno…
E poi dicono che noi siamo favoriti perchè abbiamo Lotito.Prima c’era Aliberti,e ci hanno fatto fare la fine che abbiamo fatto,perchè Aliberti era contro il palazzo,ora Lotito fa parte del palazzo,e questi sono i risultati.
È colpa ru sistaim,non ci vogliono in seria A!
Anche nel 1887non ci diedero un rigore e retrocedemmo!
200 anni di arbitri contro sono troppi,facciamoci sentire.