Quell’immagine era finita sulle chat di whatsapp e lei, una quattordicenne di Battipaglia, si era ritrovata sui telefonini di una lista di amici, oggetto di commenti offensivi e risatine. Quando la vicenda è venuta allo scoperto, la Procura di Salerno ha aperto un fascicolo d’inchiesta e il giovane, appena diciottenne, è stato iscritto sul registro degli indagati. Il procedimento si era tuttavia concluso con la richiesta di archiviazione, sul presupposto che nella diffusione della fotografia anche la ragazza avesse giocato un ruolo da protagonista e che quindi lei stessa, e non altri, sarebbe stata responsabile delle conseguenze che ne erano venute.
Il giudice Indinnimeo ha utilizzato parole forti ritenendo quelle due foto, per la posizione in cui è stata ritratta la giovane, «provocatorie ed invitanti ad un rapporto sessuale». Per questo motivo, ritenendo che il reato sia stato commesso.
Le due foto ritraggono la giovane, all’epoca dei fatti 14enne, nuda sul letto, di spalle mentre legge un libro. Foto che, anche per dignità di quello che è stato, avrebbero dovuto restare segrete. Invece, forse soltanto per darsi delle arie con gli amici, l’ha divulgata via whatsapp. Poco importa, secondo il giudice per l’udienza preliminare, se la ragazza non è riconoscibile in quanto di spalle: anche in questa posizione, la sua intimità va tutelata.
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