«Ci siamo conosciuti da ragazzini, io avevo 14 anni e Massimo 17. Tutto iniziò da uno scherzo telefonico di sua cugina, mia cara amica. Da lì il primo incontro, non ci siamo più separati. Lui è sempre stato timido e riservato, la prima volta che ci siamo visti era piuttosto impacciato, complice anche la tenera età. All’epoca non fu facile, per giunta c’era anche la distanza perché lui giocava nella Cisco Roma». Gilda poi aggiunge: «Un difetto di Massimo? E’ troppo buono. Lui è un buono con la b maiuscola, sia in campo che fuori. Io per prima gli rimprovero questo aspetto».
Gilda ed il piccolo Saverio le armi vincenti di Massimo Coda
Gilda Senatore 25 anni di Cava de Tirreni da oltre 10 anni è accanto a Massimo Coda attaccante della Salernitana da due stagioni. Da qualche mese Massimo e Gilda sono diventati genitori del piccolo Saverio (porta il nome del papù di Massimo) e questa mattina, Gilda Senatore, in una lunga intervista al quotidiano Il Mattino ha raccontato il sue legame con il bomber della Salernitana ma anche rivelato particolari della loro vita che hanno permesso ai tifosi di apprezzare ancor di il numero 9 granata.
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