La realtà dice che la Salernitana, tartassata dagli arbitri ha solo un punto in più della squadra disastrosa di Torrente e rischia di restare inchiodata sul fondo tra Perugia (che chiude l’andata), la pausa invernale e poi la ripresa contro Spezia all’Arechi e Verona al Bentegodi. Un mini ciclo che rischia di acuire la crisiò. La svolta con Bollini non c’è stata: una vittorea e 4 sconfitte. La Salernitana dell’ex coordinartore del settore giovanile della Lazio viaggia ad una media di 0,75 punti a partita. Neppure un punto a gara per il neo mister che nelle intenzioni avrebbe dovuto ribaltare la situazione. L’altro elemento negativo è il continuo subire gol su palle inattive. Ad Avellino decima ed undicesima marcatura avversaria arrivata da calcio piazzato. 11 gol subiti su palla inattiva su 26 reti incassate. Poco meno della metà dei gol subiti e che fanno suonare più di un campanello d’allarme a cui nessuno, finora è riuscito a porre rimedio
Undici gol su palle inattive, il disastro granata su tiri da fermo
Finisse oggi il campionato retrocederebbero Trapani, Avellino e Ternana mentre due tra Salernitana, Pisa e Pro Vercelli andrebbero ai play out avendo 21 punti in classifica. A meno uno dalla conclusione del girone d’andata il piatto piange. Altro che stagione del riscatto, altro che voglia di play off come ebbe a dire Lotito nel corso della cena di auguri con squadra e sponsor.
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