I prezzi.
“I prezzi – precisa la Coldiretti – variano notevolmente ma normalmente oscillano dal cesto minimal a 20 euro sino a 200 euro per quello con specialità più ricercate. Tra le novità c’è l’inserimento di prodotti solidali provenienti dalle zone terremotate anche grazie alle numerose iniziative in atto lungo tutta la Penisola”. “L’agroalimentare – sottolinea sempre la Coldiretti – con regali enogastronomici, pranzi e cenoni è quest’anno la voce più pesante del budget che le famiglie destinano alle feste di fine anno, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,4 miliardi di euro, il 2% in più dello scorso anno. Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine. Il risultato è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini che saranno affollati a Natale da quasi sei italiani su dieci (58 per cento) secondo l’analisi Coldiretti/Ixè”. “Tra quanti li frequenteranno – precisa la Coldiretti – solo il 18% non farà alcun acquisto mentre la maggioranza del 44 per cento spenderà in prodotti enogastronomici”.
Il tour de force delle famiglie.
“Nel tour de force enogastronomico di quasi due settimane gli italiani – stima la Coldiretti – faranno sparire quasi cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci. L’andamento dei consumi di Natale condiziona il futuro di molte imprese agroalimentari e addirittura l’esistenza di interi comparti, dal pandoro al panettone, dai cotechini alle lenticchie”.
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